Ad Alghero, in questo
magnifico settembre appena scorso, non si è avvertita la fine dell’estate che
ancora continua ad ottobre.
Le spiagge del Lido San Giovanni e di Maria
Pia sono ancora affollate; il traffico di fine settimana sulla strada che viene
da Sassari è assai congestionato e ai tavolini dei caffè di Alghero siedono
ancora molti turisti.
Anche se ormai è autunno, il
tempo ha conservato intatta la bellezza e il colore dell’estate ed è un
paesaggio quasi irreale, simile a quello che si può vedere in cartolina.
Allontanai una vespa dalla torta al cioccolato, prima di tornare ad
appoggiarmi allo schienale della poltrona di vimini e chiudere gli occhi,
esponendo il viso al sole.
Ero molto abbronzata, più di quanto fossi mai stata in questi ultimi anni.
Ero abbronzata in modo uniforme nelle parti scoperte dal prendisole di un tenue
color rosa, sui piedi il segno dei sandali e gli zigomi apparivano più chiari
dove c’era l’ombra degli occhiali. Se dovessi dire quello che provavo, dovrei
dire proprio che mi sentivo perfettamente in forma.
Schiusi leggermente le palpebre e guardai il cielo azzurro poco prima del tramonto. Uno
stormo di rondini si era alzato dai canneti dello stagno di Calich; alto sull'area della spiaggia, volteggiando in massa ed effettuando rapidi passaggi a bassa quota, sopra le case, volando
con sicurezza, ora con ali distese e ora con rapidi sbatter d’ali, fino al calar del sole. Pareva un
manto, una stola di seta gonfiata dal vento, che sinuosamente disegnava il
cielo.
In quegli splendidi pomeriggi,
via Lido era animata dal traffico: passavano automobili straniere, uomini,
donne e bambini in bicicletta che tenevano in equilibrio una sporta della spesa
sopra il manubrio o la sacca del mare nel cestino davanti o trainavano un
carrello con bimbi a bordo.
Era evidente, da come la gente
guidava l’automobile, pedalava o semplicemente camminava, che ognuno cercava di
godersi al massimo quel tempo magnifico.
Il tempo era l’argomento più
importante nella conversazione al caffè: “Non si è mai visto …”, “Non può
durare …”, “Fa caldo, troppo caldo …”. Si rimaneva seduti ancora un po’ e si
decideva come trascorrere la giornata. A volte, stretti nell'aria calda dell’automobile, raggiungevamo Stintino e cenavamo nel piccolo borgo di pescatori. Di quando in
quando varcavamo il confine francese per
cenare nella città vecchia di Bonifacio. Il più delle volte però cenavamo a
casa, seduti al tavolo del soggiorno e guardavamo dalle finestre il sole che moriva sul mare.
Quel primo sabato di settembre avevamo in programma una visita alla Torre di Sulis. Esponevano venti bozzetti, selezionati per tipologia, tra le opere d'arte ideate dagli artisti che hanno partecipato al Concorso per abbellire l'aeroporto di Alghero.
Quel primo sabato di settembre avevamo in programma una visita alla Torre di Sulis. Esponevano venti bozzetti, selezionati per tipologia, tra le opere d'arte ideate dagli artisti che hanno partecipato al Concorso per abbellire l'aeroporto di Alghero.
Ero vagamente eccitata da quel
progetto anche se il titolo “Il Viaggio dalla terra al cielo” dell’opera che ha
vinto, mi incuriosiva. I vincitori del premio sono due architetti Francesca Valeria Mariano e Mirko
Mellino, che hanno ideato una struttura che richiama quell'atmosfera
mediterranea, marina, propria della bella stagione quando il cielo più turchino
accoglie il volo repentino delle rondini.
“ O
rondinelle, a vedervi tornare
l'anima s'empie dell'odor del mare”
l'anima s'empie dell'odor del mare”
La mostra “Il Viaggio, dalla terra al cielo” è,
ora, approdata all'aeroporto di Alghero e vi resterà fino al 9 novembre 2014. Se
volete/dovete recarvi all'aeroporto, una buona occasione per intrattenervi con
tante opere d’arte in miniatura.
Bozzetti:
opere d’arte pubblica
Presso l’area check-in dell’aeroporto di Alghero
Presso l’area check-in dell’aeroporto di Alghero
Fino a
domenica 9 novembre 2014
Babazzurra
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