Guardavo questa immagine perché là
dentro si ripercorrono, circa 70, gli anni più straordinari della moda italiana,
100 pezzi dagli anni ’50 ad oggi, con tutte le tappe dell’affermazione della
moda italiana nel mondo.
La mostra “The glamour of Italian
Fashion” rimane aperta fino al 27 luglio
2014.
È possibile
farsi un’idea dell’esposizione cliccando qui.
E così, navigando su internet, ho cercato di immaginare come potrebbe
essere la zona allestita a ricordare le sfilate della Sala Bianca del Palazzo
Pitti di Firenze, che ha fatto dire a Matteo Renzi che gli sembrava di essere a
Firenze.
Una mostra che racconta la storia del nostro Bel Paese più elegante, seducente
ed opulente, attraverso ogni abito
esposto.
Ad un tratto, tra l’articolo
di una testata giornalistica ed un’altra, tutti molto simili, ho trovato la
fotografia in bianco e nero di una famosissima coppia, quella di Gianni e
Marella Agnelli, presenti al famoso ballo in maschera “The Black and White Ball” organizzato da Truman Capote all'Hotel Plaza di New York City, il 28
novembre 1966, l’anno in cui Firenze è stata colpita dall'alluvione .
In quella occasione a Marella Agnelli, che indossava un abito favoloso, un caftano disegnato da Mila Schön , bianco e argento, valse la nomina di donna più elegante dell’anno da parte del “ Women's Wear Daily ”.
In
seguito, quel caftano è stato donato al Metropolitan Museum di New York .
La immaginate voi quella festa
danzante così glamour?
L’evento mondano più importante
dell’anno?
Partecipare
al ballo in maschera?
Bianco e nero i soli colori ammessi e poi,
alla fine della serata,
arriva il premio per “La donna più elegante dell’anno”.
È come vivere in una favola in cui sarà nominata “Regina” quella dama che avrà scelto l’abito più elegante, di uno stilista di fama mondiale.
Ma come nelle favole, in quel 28 novembre 1966, penso che la lotta sia stata dura, a colpi di stole di visone bianco, gioielli, tacchi a spillo e FIRME. Immaginate il fruscio di questi abiti preziosi e scintillanti che scivolavano su preziosi tappeti o su mosaici di marmo. Immaginate di poter toccare, accarezzare quelle sete crespate o quei rasi lucenti, intarsiati di pietre preziose, quei velluti morbidi rigorosamente di seta.
Ora, immaginate di indossarne uno, uno solo.
Io l’ho immaginato.
Ho scelto proprio quello che vinse quella sera di novembre del ’66.
Il Caftano che proclamò Marella Agnelli la donna più elegante dell’anno. Un abito che conferì a Mila Schön l’Oscar della moda per il colore (Neiman Marcus Fashion Award) e la nomea di “Coco Chanel italiana”.
Babazzurra
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