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lunedì 9 giugno 2014

Uno dei Cento

Immagine della facciata del “Victoria and Albert Museum” di Londra


Guardavo questa immagine perché là dentro si ripercorrono, circa 70, gli anni più straordinari della moda italiana, 100 pezzi dagli anni ’50 ad oggi, con tutte le tappe dell’affermazione della moda italiana nel mondo.

La mostra “The glamour of Italian Fashion” rimane aperta  fino al 27 luglio 2014.
 È possibile farsi un’idea dell’esposizione cliccando qui.  

E così, navigando su internet, ho cercato di immaginare come potrebbe essere la zona allestita a ricordare le sfilate della Sala Bianca del Palazzo Pitti di Firenze, che ha fatto dire a Matteo Renzi che gli sembrava di essere a Firenze.

 

Una mostra che racconta la storia del nostro Bel Paese più elegante, seducente ed opulente,  attraverso ogni abito esposto.

 

Ad un tratto, tra l’articolo di una testata giornalistica ed un’altra, tutti molto simili, ho trovato la fotografia in bianco e nero di una famosissima coppia, quella di Gianni e Marella Agnelli, presenti al famoso ballo in maschera “The Black and White Ball” organizzato da   Truman Capote all'Hotel Plaza di New York City, il 28 novembre 1966, l’anno in cui Firenze è stata colpita dall'alluvione .

 

In quella occasione a Marella Agnelli, che indossava un abito favoloso, un caftano disegnato da  Mila Schön , bianco e argento, valse la nomina di donna più elegante dell’anno da parte del “ Women's Wear Daily ”.

In seguito, quel caftano è stato donato al Metropolitan Museum di New York .

La immaginate voi quella festa danzante così glamour?

L’evento mondano più importante dell’anno?

Partecipare al ballo in maschera?

Bianco e nero i soli colori ammessi e poi, 

alla fine della serata,

arriva il premio per “La  donna più elegante dell’anno”.

 

È come vivere in una favola in cui sarà nominata “Regina” quella dama che avrà scelto l’abito più elegante, di uno stilista di fama mondiale. 


Ma come nelle favole, in quel 28 novembre 1966, penso che la lotta sia stata dura, a colpi di stole di visone bianco, gioielli, tacchi a spillo e FIRME. Immaginate il fruscio di questi abiti preziosi e scintillanti che scivolavano su preziosi tappeti o su mosaici di marmo. Immaginate di poter toccare, accarezzare quelle sete crespate o quei rasi lucenti, intarsiati di pietre preziose, quei velluti morbidi rigorosamente di seta. 

Ora, immaginate di indossarne uno, uno solo.


Io l’ho immaginato. Ho scelto proprio quello che vinse quella sera di novembre del ’66.

Il Caftano che proclamò Marella Agnelli la donna più elegante dell’anno. Un abito che conferì a Mila Schön l’Oscar della moda per il colore (Neiman Marcus Fashion Award) e la nomea di “Coco Chanel italiana”.


Babazzurra

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