È terribilmente tranquillo qui.
Se sei lì, amico lettore, ben venuto al seguito.
È proprio così, riprendo a scrivere sul blog di Babazzurra!
Anche se è trascorso oltre un anno da quando ho sospeso,
devo prendermi molto più sul serio nel fare questo. Per quel che mi riguarda,
ciò che mi da più fastidio sono le persone che si prendono troppo sul serio,
anche se così sembrerebbe che stia abbattendo pericolosamente la mia convinzione.
Sono appena tornata da un anno trascorso a Schio,
piccolo centro in provincia di Vicenza, in cui ho un po’ assimilato l’accento
veneto.
Il Veneto sembra un paradiso
terrestre. Ci sono campi di mais che si perdono a vista d’occhio e non c’è
bisogno di cercare l’acqua perché ci sono tanti rivoli e torrentelli che attraversano
i campi. Lungo le strade si possono trovare giganteschi alberi di ciliegie,
meli, peri, cachi, susini, nespoli, albicocchi in abbondanza e fioriture di
ogni tipo nei giardini. Però l’aria è un po' inquinata e non si avvertono i profumi, gli odori di queste
meraviglie. I veneti viaggiano molto in auto o in bicicletta. Molto raramente
si vedono in cammino. Hanno costruito una fitta ragnatela di strade che raggiunge
ogni più sperduta casa/fabbrichetta/garage. I veneti si prendono troppo sul serio.
Durante quel periodo ho perfezionato
la mia impassibilità di donna sarda e, poi, ho scelto di ritornare in Sardegna e di
andare a vivere in un piccolo paese in provincia di Sassari, dove è tutto più tranquillo e semplice.
Babazzurra
Nessun commento:
Posta un commento