La parola economia
deriva dal greco antico oìχονομíα (leggi oikonomía). La stessa parola si ritrova in
latino oeconŏmia, nello spagnolo
economía,
nel
portoghese economia, nel francese économie, nel tedesco Ökonomie e nell'inglese economy.
Il
termine greco significa “Occuparsi dell’amministrazione della famiglia,
intesa come conduzione della casa”.
Questo è molto bello perché l’idea di conduzione
della famiglia è stata condivisa dai comportamenti umani di diverse lingue ed
etnie.
Sembra strano che il termine greco usato per
indicare la gestione di un piccolo nucleo famigliare sia stato utilizzato anche
per indicare la gestione di grandi sistemi economici.
Però sappiamo bene che hanno molto in comune.
Nella mia famiglia ci si riunisce ogni venerdì
sera, dopo cena, e si prendono decisioni. Si ripartiscono compiti e remunerazioni
tra noi stessi, di volta in volta, di settimana in settimana,
secondo un piano generale che viene aggiornato anno per anno, alla fine di ogni
anno: per esempio chi prepara la colazione; chi fa la spesa; chi porta fuori il
cane; chi può avere una seconda fetta di dolce; chi tiene in mano il telecomando
della TV; chi legge le favole della buona notte.
In breve, la
mia famiglia deve dispensare denaro “scarso” tra noi tutti (4), tenendo conto
di capacità, impegno e desideri di ciascuno.
Gestire il
denaro è importante perché le risorse sono scarse.
La scarsità dipende dal fatto che la famiglia dispone di risorse limitate e non
può concedere a tutti i suoi componenti tutto ciò che desiderano.
Sembra una cosa molto democratica, anzi lo è.
Nella stessa maniera, la società in cui viviamo
deve affrontare e prendere molte decisioni per tutti noi e interferisce e influenza la
nostra pianificazione. Dobbiamo adattarci, ma a volte fa saltare il nostro piano.
È come stare seduti ad un microscopio ottico per
vedere un nostro preparato al vetrino che abbiamo colorato con molta attenzione,
sistemato nel tavolino portaoggetti sotto l’obiettivo e che, dopo aver fatto una
perfetta messa a fuoco con le due viti, prima con la macrometrica per i grandi
spostamenti e poi con la micrometrica, dicevo è come se qualcun altro intervenisse
ruotando la vite macrometrica fino a rompere il vetrino con l'obiettivo.
Eh sì ..., i vetrini sono fragili, non sono elastici, non riescono a resistere alla pressione esercitata dagli obiettivi innestati nel revolver. Eppure, alla giusta distanza, gli obiettivi ad immersione, cioè immersi in una goccia di olio di cedro lasciata cadere sul vetrino coprioggetto, possono dare ingrandimenti di 90 – 100 volte e si possono vedere meraviglie.
Babazzurra
Eh sì ..., i vetrini sono fragili, non sono elastici, non riescono a resistere alla pressione esercitata dagli obiettivi innestati nel revolver. Eppure, alla giusta distanza, gli obiettivi ad immersione, cioè immersi in una goccia di olio di cedro lasciata cadere sul vetrino coprioggetto, possono dare ingrandimenti di 90 – 100 volte e si possono vedere meraviglie.
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