Marco e Lucia si trovano al mare, sotto
l’ombrellone. I loro due figli, Virginia e Roberto sono andati a comprare un
gelato al chiosco poco lontano, sulla spiaggia.
-
“Parlagliene tu”, - dice Lucia al marito.
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“No, è meglio che gliene parli tu” –
risponde Marco
-
“E perché proprio io?”
-
“Ma perché tu sei la donna di casa e
hai la delicatezza necessaria per affrontare l’argomento, e soprattutto tu sei
la mamma, quindi sai meglio di me come parlare ai nostri figli, sai quali
accenti usare, fino a che punto spingere il discorso. E poi … e poi io, dico la
verità, mi vergognerei, non saprei da che parte incominciare”.
-
“ Per cominciare si
fa presto, si parla delle diversità estetiche tra gli individui, delle ali
macchiate delle farfalle, dei petali screziati dei fiori, delle zebre, …”
-
“Non farmi ridere: questi sono i
suggerimenti che trovi nei libri inglesi sull'educazione sessuale del bambino
secondo la Tata. Il nostro caso è diverso”. Passa di lì a poco Liliana, una cara amica di Lucia. Lucia la chiama e la prega di aiutarli a riflettere con loro su come risolvere il problema:
VIRGINIA HA UNA VOGLIA A FORMA DI OTTO!
Virginia ha una voglia a forma di otto sulla gamba sinistra e, per questo, al mare resta vestita e non fa i bagni.
VIRGINIA HA UNA VOGLIA A FORMA DI OTTO!
Virginia ha una voglia a forma di otto sulla gamba sinistra e, per questo, al mare resta vestita e non fa i bagni.
Liliana, con il suo
corpo snello e forte, il piglio sicuro, occhi verdi ridenti, pelle levigata
alla saponetta, capelli castani ricadenti con ordine sulle spalle, appare come
il simbolo della ragazza italiana, sportiva, imbottita di vitamine, disinvolta,
che non ha paura di affrontare la vita. Anche i suoi vestiti, comodi e insieme
ricercati, rivelano un’aspirazione all'eleganza, sfiorata sempre ma mai
raggiunta.
Liliana è scesa in
spiaggia per fare una passeggiata sulla battigia e indossa pantaloncini rosa
cortissimi che hanno la funzione di mettere in evidenza le gambe lunghe e
abbronzate, camicetta celeste, sbottonata sul davanti più
del necessario.
Virginia e Roberto ritornano sotto l’ombrellone e Liliana invita Virginia a fare una passeggiata con lei. Si conoscono da tanto tempo ed entrambe si stimano ma non era mai capitato, tra loro, di parlare di problemi.
Virginia e Roberto ritornano sotto l’ombrellone e Liliana invita Virginia a fare una passeggiata con lei. Si conoscono da tanto tempo ed entrambe si stimano ma non era mai capitato, tra loro, di parlare di problemi.
Liliana chiede a
Virginia:-“ Perché non fai il bagno al mare?”
Virginia:-“ Adoro il mare e fare i
bagni ma ho una voglia a forma di otto che mi deturpa la gamba sinistra. Un
otto color nocciola, grande come due francobolli espresso, per intenderci. Ne
sono disperata. E ogni anno l’arrivo dell’estate mi spaventa”.
Liliana:-“Hai delle bellissime gambe eppure so che
ogni estate ti costringi, per questo “otto”, a villeggiare dai nonni in
campagna. Basta solo un po’ di disinvoltura, o di eleganza, o più sicurezza in
te stessa. Ma non è indispensabile possedere tutte queste qualità insieme. Il
tuo “difetto”, che ti sembra insuperabile, perché non sia più tale, lo devi far
diventare una particolarità originale, un’imperfezione che ti rende unica e davvero
splendida, indimenticabile!”-
-“Ci sono donne zoppe che sono riuscite a dare, a un’andatura
malferma, una grazia divertente e perfino conturbante: ne conosco una che si è
brillantemente sposata dopo aver rifiutato tre partiti. E so anche di una
giovane signora che deve gran parte del suo fascino al monocolo con cui
attenua, anzi sottolinea con arguta spavalderia, un occhio di vetro”-.
Virginia:-“Capisco, ma io non voglio appartenere al gruppo di “donne in
gamba”, preferisco far parte del gruppo delle “donne glorificate” nel mondo
del cinema o della moda. Mi sento
inadeguata perché sono diversa dalle altre e così nascondo il mio difetto.”
Liliana:-“Sai che anche Pippa Middleton ha una macchia nocciola sul retro della gamba
destra, proprio come te?, e lei indossa molto tranquillamente gonne corte! E
poi, non si vedono, forse, nel mondo del cinema e della moda, orecchie a sventola, nasi pronunciati, visi sproporzionati, bocche amplificate, occhi enormi ? Non ti
sembra che questi difetti siano insuperabili per far parte delle bellezze
stereotipate ? Eppure queste bellezze diverse, non omologate, hanno un segreto:
sanno che l’imperfezione è la poesia, è l’unicità che le rende indimenticabili.
"Madre Natura ti ha regalato un paio di bellissime
gambe firmandotele maliziosamente con un otto. Stai al gioco, esibisci questa
firma come uno di quei cappellini un po’ stravaganti, di buona marca, che ci piacciono
tanto”.
W le "bellezze" non omologate!
Babazzurra
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