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lunedì 2 febbraio 2015

Economia al ... microscopio


La parola economia deriva dal greco antico oìχονομíα (leggi oikonomía). La stessa parola si ritrova in latino oeconŏmia, nello spagnolo economía, nel portoghese economia, nel francese économie, nel tedesco Ökonomie e nell'inglese economy.
Il termine greco significa  “Occuparsi dell’amministrazione della famiglia, intesa come conduzione della casa”.
Questo è molto bello perché l’idea di conduzione della famiglia è stata condivisa dai comportamenti umani di diverse lingue ed etnie.
Sembra strano che il termine greco usato per indicare la gestione di un piccolo nucleo famigliare sia stato utilizzato anche per indicare la gestione di grandi sistemi economici.
Però sappiamo bene che hanno molto in comune.

Nella mia famiglia ci si riunisce ogni venerdì sera, dopo cena, e si prendono decisioni. Si ripartiscono compiti e remunerazioni  tra noi stessi,  di volta in volta, di settimana in settimana, secondo un piano generale che viene aggiornato anno per anno, alla fine di ogni anno: per esempio chi prepara la colazione; chi fa la spesa; chi porta fuori il cane; chi può avere una seconda fetta di dolce; chi tiene in mano il telecomando della TV; chi legge le favole della buona notte.

 In breve, la mia famiglia deve dispensare denaro “scarso” tra noi tutti (4), tenendo conto di capacità, impegno e desideri di ciascuno.

 Gestire il denaro è importante perché le risorse sono scarse. La scarsità dipende dal fatto che la famiglia dispone di risorse limitate e non può concedere a tutti i suoi componenti tutto ciò che desiderano.

Sembra una cosa molto democratica, anzi lo è.

Nella stessa maniera, la società in cui viviamo deve affrontare e prendere molte decisioni  per tutti noi e interferisce e influenza la nostra pianificazione. Dobbiamo adattarci, ma a volte fa saltare il nostro piano.

È come stare seduti ad un microscopio ottico per vedere un nostro preparato al vetrino che abbiamo colorato con molta attenzione, sistemato nel tavolino portaoggetti sotto l’obiettivo e che, dopo aver fatto una perfetta messa a fuoco con le due viti, prima con la macrometrica per i grandi spostamenti e poi con la micrometrica, dicevo è come se qualcun altro intervenisse ruotando la vite macrometrica fino a rompere il vetrino con l'obiettivo. 

Eh sì ..., i vetrini sono fragili, non sono elastici, non riescono a resistere alla pressione esercitata dagli obiettivi innestati nel revolver. Eppure, alla giusta distanza, gli obiettivi ad immersione, cioè immersi in una goccia di olio di cedro lasciata cadere sul vetrino coprioggetto, possono dare ingrandimenti di 90 – 100 volte e si possono vedere meraviglie.
Babazzurra

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